Grecia: viaggio con bici al seguito in Peloponneso

Lo sapevi che il Peloponneso è un paradiso per il ciclismo su strada? Io no. In questo articolo ti porto alla scoperta di questa meravigliosa regione greca attraverso spiagge, paesini di pietra, siti archeologici e le strade più amate dai ciclisti!

Le strade che si inerpicano tra gli aranceti e il profumo di origano. Gli oliveti e il frinire delle cicale: la regione del Peloponneso, sita nella penisola meridionale della Grecia, è la destinazione perfetta per rilassarsi e andare in bicicletta.

Questo non è il mio primo viaggio in Grecia, anzi. Nutro verso la Grecia un amore profondo e un attaccamento quasi mistico, che mi ha portato ad esplorare regioni diverse e isolette più o meno sconosciute. Il Peloponneso, però, non l’avevo mai esplorato prima, sbagliando clamorosamente.

Il Peloponneso ha tutto: una ricca storia antica e siti archeologici di massimo rilievo, bellissime spiagge sabbiose e calette rocciose mozzafiato, piccoli paesini pittoreschi e itinerari ciclistici sorprendenti. Che il Peloponneso fosse una regione da sogno per i ciclisti l’ho scoperto per caso, un segreto ben tenuto che, seppur con un pizzico di gelosia, sono pronta a condividere. Questo non è un viaggio in bici, ma un viaggio con una bici, allacciate i pedalini!

Noleggiare una bici in Grecia: qualche informazione importante

Durante questo viaggio ho noleggiato la mia bici da corsa da Gr Cycling, ad Atene, prenotando comodamente tramite Whatsapp. Il punto di ritiro è soli 15 minuti dall’aeroporto e il noleggio giornaliero intorno ai 30€.

Il ciclismo qui non è così popolare come in altri Stati europei, quindi le opzioni sono molto poche. Se siete ciclisti esigenti, valutate di portare con voi la vostra bici.

Un’altra valida alternativa al noleggio bici in Grecia è Pedal Greece. Entrambi organizzano anche tour ed escursioni, quindi potete affidarvi a loro anche per questo aspetto.

Iniziamo il viaggio in Peloponneso!

Il Peloponneso ha un aeroporto di riferimento molto comodo: quello di Kalamata. Purtroppo i voli non sono così frequenti, quindi per comodità atterro su Atene e noleggio un’auto, con un baule sufficientemente grande da ospitare la bici.

Il Peloponneso si caratterizza per avere tre dita, ovvero tre penisole che da est a ovest sono: Laconia, Mani e Messenia. La Laconia e il Mani offrono a mio avviso le strade migliori, i paesi più caratteristici e le vibe migliori, mentre la Messenia è un paradiso per chi ama le spiagge sabbiose.

Le strade di Laconia e Mani sono meravigliose, il traffico al mattino quasi inesistente, anche in alta stagione. Non ci sono grandi salite, ma piacevoli su e giù e piccoli salite brevi e dolci che con tanti piccoli tornanti scalano le colline che si affacciano sulla costa. I gradienti sono sempre gentili e l’asfalto delle strade principali, come quelle costiere, perfetto, le viste mozzafiato.

In questa mappa, tutti i luoghi di cui ti parlerò.

Prima tappa: Laconia e la romantica Monemvasia

L’antica cittadina medioevale di Monemvasia è un gioiello incastonato nella costa orientale della Laconia, un campo base perfetto per esplorare la regione.

Fondata intorno al 500 e nota anche come Malvasia in italiano, onorando il vitigno originario del luogo, la bellissima Monemvasia fino all’Indipendenza Greca fu considerata la Gibilterra dell’Est: fiera ed inespugnabile.

Oggi la roccaforte medioevale di Monemvasia è collegata alla terra ferma con un piccolo ponte. Raccolta e romantica, la fortezza diventa ancor più affascinante al tramonto, che si può ammirare sorseggiando una birra fresca, una Sparta magari, nell’iconico Cafè Monemvasia, strategicamente posizionato alla fine della via principale.

Per cena, imperdibile una cena al piccolo Voltes, che offre piatti della tradizione greca spesso arricchiti da guizzi creativi mai inutili.

Cose da non perdere in Laconia

  • I siti archeologici: la Laconia ha una ricchezza archeologica notevole. Imperdibili il Teatro di Epidauro e l’epica Micene, con la sua iconica Porta dei Leoni. I biglietti di ingresso hanno un prezzo più che onesto (circa 12€ cad), consiglio di visitare i siti al mattino presto, per evitare il caldo e, soprattutto, i bus turistici.
  • La piccola Isola di Elafonissos: un paradiso di sabbia bianca e acqua cristallina, che può essere comodamente raggiunto grazie ai frequenti traghetti da Pounta. I traghetti fanno una corsa all’ora a partire dalle 9, non possono essere prenotati in anticipo: chi prima arriva, meglio alloggia. Qui imperdibile la spiaggia di Simos.
  • Le belle spiagge in Laconia non mancano sicuramente, le più nascoste e affascinanti sono sicuramente Vlychada e Damos, difficile da raggiungere, ma con un’acqua e una pace che ripagano da tutti gli sforzi.
  • Bici in Laconia: qui ogni strada merita di essere pedalata. Due strade in particolare sono imperdibili: la vecchia e la nuova variante che da Monemvasia attraversano la penisola e dopo un dolce scollinamento portano alla costa occidentale. Le viste dall’alto all’alba sono impagabili. a

Seconda tappa: il Mani e Areopoli

La penisola del Mani è probabilmente la più turistica e graziosa del Peloponneso. Le spiagge sono spettacolari come nella vicina Laconia, i piccoli paesini sembrano usciti da una cartolina e le strade, ciclisticamente parlando, sono le migliori di tutta l’area.

Sulla costa le calette di sassi con le immancabili taverne dai tavolini blu si susseguono instancabilmente, nell’entroterra i monti più aspri fanno spazio a cittadine armoniose e vivaci, che profumano di kontosouvli e pane appena sfornato.

Le tappe imperdibili del Mani

  • Il sito archeologico di Mystras, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, si erge su una collina brulla. Costruito nel XIII secolo, il sito è in uno stato di conservazione eccellente. Per una visita servono almeno 4-5 ore.
  • Le cittadine: imperdibile Areopoli, che al tramonto prende sfumature rossastre e si riempie di turisti affamati, che raggiungono l’entroterra per gustarsi un kontosouvli (carne di maiale cotta lentamente allo spiedo) nelle sue viuzze. Imperdibile anche una visita al villaggio abbandonato di Vathia e una cena sul mare a Kardamili, la perla delle cittadine costiere. Evitabile, invece, Gerolimenas, più turistica e meno greca.
  • Le spiagge, principalmente di sassolini e roccia bianca. Le più affascinanti sono quelle sulla punta meridionale, nella zona di Capo Matapan, come la spiaggia di Vathi, un paradiso e angolo di pace ed estasi dei sensi raggiungibile con una camminata di 30 minuti.
  • Il ciclismo nel Mani: il Mani è probabilmente l’area più bella per andare in bici. Sulla costa non ci sono grandi salite, ma continui su e giù e strappi dolci abbelliti da piccoli tornanti, come la strada costiera che da Kardamili porta a Kalamata, una delle più scenografiche. L’entroterra offre un terreno più impegnativo, pronto a stuzzicare l’appetito degli scalatori. Pedalare qui, nutre l’anima, con una sensazione di pace e tranquillità impagabile.

Terza tappa: Messenia

La penisola della Messenia, sita a occidente, vanta le spiagge più sceniche, quelle lingue di sabbia bianca che siamo abituati a vedere in cartolina. Personalmente, preferisco la tranquillità delle piccole baie ciottolose di Laconia e Mani, ma il colpo d’occhio qui è innegabile. Non solo: la Messenia è strategicamente posizionata per raggiungere siti archeologici come l’epica Olimpia o gioiellini nascosti nell’entroterra come le Cascate di Polylimnio.

Le tappe imperdibili in Messenia

  • Le bellissime spiagge di sabbia bianca, su tutte l’incredibile Voidolikia Beach e la bella Divari.
  • Le cittadine: su tutte Methoni, con il suo castello che affaccia sul mare, ma anche Koroni e Pylos
  • Una gita a Sapientza Island, un isolotto con una spiaggetta mozzafiato raggiungibile dal porto di Methoni con un taxi boat. I gommoni partono ogni ora dalle 10 del mattino in poi e costano circa 15€  
  • Scoprire l’entroterra, soprattutto le Cascate Polylimnio, spettacolari e immerse nel verde, balneabili a patto che non si soffra il freddo
  • L’antica Messene e soprattutto Olympia, che assieme all’Acropoli ateniese è senza dubbio il sito archeologico greco più sorprendente. Quell’emozione e quelle vibrazioni che si provano nel vasto Stadio dove i Giochi Olimpici ebbero la propria origine è indescrivibile. Il biglietto di ingresso costa solamente 12€ e include la visita a due musei a scelta. Il sito in sé è molto grande e merita una visita approfondita.
  • Andare in bici in Messenia: rispetto a Mani e Laconia, la Messenia presenta un asfalto più approssimativo sulle arterie secondarie, molto bella la strada costiera che da Pylos porta verso Koroni.

Buona Grecia!

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