In bici alle Canarie: quale isola scegliere? La guida definitiva

Quale Isola Canaria scegliere? Lanzarote, Tenerife, Gran Canaria o Fuerteventura? Meglio pedalare il Teide o il Pico de las Nieves? La risposta a tutte le domande in questa guida per ciclisti infreddoliti in cerca di qualche raggio di sole

Dopo aver visitato e pedalato tutte le Isole Canarie, è tempo di tirare le fila. Per me ognuna merita una visita, ma a seconda di ciò che si cerca, alcune opzioni risultano migliori di altre. Ho cercato di sintetizzare le caratteristiche principali delle quattro grandi Canarie, così trovare il match ideale sarà ancora più facile.

Bici, camminate ed escursioni: Tenerife

Personalmente considero Tenerife l’isola migliore per il ciclismo e, più in generale, uno dei migliori posti in assoluto per andare in bici. Su e giù, salite lunge e dolci, salite più brevi e impegnative: Tenerife ha tutto, mancano solo freddo e drittoni, ma di quelli ne ho abbastanza in Pianura Padana.

Così come nel mondo Antico ogni strada portava a Roma, qui a Tenerife ogni strada porta a sua Maestà il Teide, che con i suoi 2715 metri è uno dei vulcani più alti al mondo e una delle salite più epiche per gli appassionati delle due ruote.

Il Teide si può scalare da 5 strade differenti. Iniziando dal livello del mare, i metri di ascesa rimangono sempre uguali, quindi non è mai facile e richiede un buon livello di allenamento. Tuttavia, l’ascesa da Costa Adeje è probabilmente tra tutte quella un po’ meno impegnativa, al contrario quella da La Orotava risulta più brusca. Non fasciatevi troppo la testa su quale strada scegliere: la scalata è sempre spettacolare e arrivare in cima ripagherà di tutti gli sforzi. Personalmente ho amato l’ascesa da Güimar: pochissimo traffico, pochissimi ciclisti pronti a sorpassarti a doppia velocità, solo pace.

Il Teide è sicuramente è il pezzo forte di Tenerife, ma l’isola offre una quantità esagerata di salite: non perdetevi le salite di Masca, Icod de los Vinos e soprattutto San Andrés, probabilmente la mia preferita.

Non solo bici e watt: Tenerife è una meta perfetta anche per gli appassionati di trekking (da fare l’impegnativo sentiero della Montaña Blanca, che porta in cima al Teide) e delle escursioni, grazie alle tante cittadine coloniali come Masca, Icod de Los Vinos, La Orotava e San Cristóbal de la Laguna. Durante i giri, obbligatoria una sosta in uno dei tanti “Guachinche”, trattorie tradizionali molto economiche che offrono piatti locali e sono spesso specializzati in carne alla griglia.

Se siete amanti della pace, optate per soggiornare in piccoli paesini ed evitate ad ogni costo le zone più turistiche, come Los Cristianos, Los Gigantes e Costa Adeje che, onestamente, sono anche un po’ kitsch. Per un bagno rinfrescante cercate uno dei tanti Charcos, le piscine naturali caratteristiche dell’isola, o visitate Playa las Teresitas, molto turistica ma con acque sempre limpide e tranquille.

Qui un articolo completo su cosa fare, vedere e mangiare a Tenerife (in inglese)

Relax, vita da mare e un po’ di bici: Lanzarote

Lanzarote è la scelta perfetta se si è alla ricerca di tre elementi chiave: bella vita, belle spiagge, un po’ di pedalate.

Con i suoi paesini bianchi ben curati che sembrano usciti da una cartolina, Lanzarote è la più graziosa delle Canarie. Sulla costa meridionale, molte località più turistiche, nell’entroterra e sulle altre coste, località che mantengono una certa autenticità, come El Golfo, La Santa, Caleta de Famara, Teguise e San Bartolomè.

L’attrazione principale di Lanzarote è senza dubbio il il Parco Nazionale del Timanfaya che, completamente composto da terreno vulcanico, regala uno spettacolo extraterrestre.

Le strade di Lanzarote sono più dolci di quelle di Tenerife e offrono una varietà di sali scendi che non strappano mai. Imperdibile una pedalata attraverso i vigneti di La Geria, soprattutto al mattino, quando le strade sono completamente deserte e le luci dell’alba donano sfumature calde al terreno scuro, creando un’atmosfera magica. E se siete amanti delle belle salite, non potete saltare la popolarissima salita di Tabayesco.

Lanzarote è anche l’isola con le spiagge più belle: Playa Papagayo e Playa Blanca non hanno nulla da invidiare alle belle spiagge del Mediterraneo (tranne la temperatura dell’acqua). Non solo: sull’isola vengono prodotti ottimi vini, soprattutto Malvasia, che possono essere degustati in una delle tante vinerie de La Geria. Anche gli amanti dell’arte non rimarranno delusi: sull’isola molti capolavori dell’artista Cesar Manrique che, originario di Lanzarote, ha deciso di regalare alla sua terra una moltitudine di opere a cielo aperto e installazioni.

Qui potete trovare più informazioni su Lanzarote (in inglese per ora).

Surf, vita da spiaggia, qualche pedalata controvento: Fuerteventura

Fuerteventura è la meta ideale per tutti gli amanti degli sport d’acqua, soprattutto del windsurf e del kitesurf. Con delle vibes spesso più hippie e le sue spiagge sterminate, Fuerteventura è probabilmente l’isola meno adatta ai ciclisti più esigenti.

Andare in bici a Fuerteventura è sicuramente divertente, ma anche spesso complicato: come suggerisce il nome, i venti soffiano più intensamente che sulle altre isole, soprattutto sulla costa. Se si è fortunati e si trovano delle giornate più tranquille, le strade spettacolari non mancano di certo. La salita che porta attraverso la bellissima cittadina di Betancuria fino all’imponente Mirador de Guyse y Ayose ripaga sicuramente di tutti gli sforzi.

Le spiagge di Fuerteventura sono estremamente scenografiche: le infinite dune bianche di Corralejo offrono uno spettacolo unico, così come l’imperdibile Sotavento, una lunghissima lingua di sabbia bianca perfetta per gli amanti del kite. Per un bagno in acque tranquille ci sono invece le belle la Concha e Costa Calma.

Di sera consiglio di esplorare anche l’entroterra: nella zona di la Oliva molti ristoranti tradizionali, a volte un po’ nascosti, offrono piatti e prodotti del territorio, spesso più difficili da trovare sulle coste.

Bici e una vacanza con tutti i comfort: Gran Canaria

Considerata da tutti l’isola per eccellenza per i ciclisti, Gran Canaria offre sicuramente percorsi mozzafiato e salite epiche. Io l’ho trovata un po’ troppo commercializzata, ma se si è alla ricerca di una vacanza rilassante con tutti i comfort, allora è l’isola perfetta.

Pensando alle due ruote, Gran Canaria ha due grossi vantaggi: l’epico Pico de las Nieves e la magistrale Valle de las Lágrimas.

Così come il Teide a Tenerife, anche il Pico de Las Nieves può essere scalato da strade diverse. Io l’ho fatto partendo dalla cittadina di Playa de Mogàn, sul livello del mare, e per raggiungere la cima ho dovuto pedalare in salita per ben 46 chilometri. Un’ascesa impegnativa, resa ancor più impegnativa dal vento contro, che ha soffiato senza pietà per due terzi della salita. Il Pico de Las Nieves è una di quelle salite che da appassionati si vogliono depennare dalla lista, tuttavia devo ammettere che la strada, ad eccezione della spettacolare Serenity Climb, sita nella prima metà, non è memorabile o almeno non così memorabile come altre salite di lunghezza simile. Oltre alla Serenity Climb, che parer mio resta una delle salite più belle in assoluto, una strada che ho trovato spettacolare è quella che da Mogan porta verso la Valle De Las Lágrimas attraversando gli Azulejos de Veneguera: un panorama mozzafiato che da solo vale il viaggio.

A Gran Canaria tante spiagge con mare tranquillo e balneabile, ma, a causa dei numerosi resort e residence, pochi angoli di pace. Imperdibile una passeggiata sulle Dunas de Maspalomas e una visita a Playa Mogan, magari all’ora del tramonto per un assaporare un aperitivo guardando il sole calare nel mare. E se non sopportate più le folle, ho una soluzione: guidate fino ad Aninaga e prendete la strada sterrata che porta al faro, fino a raggiungere la pace di Playa del Cabron.

Teide o Pico de las Nieves? La battaglia definitiva!

Sia il Teide che il Pico de las Nieves sono salite epiche che ho amato, nonostante lo sforzo richiesto. Alla fine devo dire che ho preferito il Teide: le viste, da qualsiasi strada di accesso, sono mozzafiato, al contrario il Pico presenta lunghi tratti ben poco memorabili. Inoltre il Teide presenta generalmente pendenze più regolari, qualcosa che apprezzo sempre. In ultimo, la cima del Pico de Las Nieves, nonostante una bella vista sulla costa, risulta un po’ deludente se confrontata con il maestoso vulcano che appare una volta arrivati alla base del Teide. In ogni caso, entrambe le salite meritano, altroché!

Risposta alle domande più frequenti sulle Canarie

  • Noleggiare una bici o portare la propria? Io solitamente noleggio sempre in loco la bici: per soggiorni brevi non trovo valga la pena trasportare la propria bici con tutto quel che comporta. Soprattutto alle Canarie, la quantità di noleggi specializzati in bici da corsa è altissima e l’offerta varia: da modelli entry-level ai top di gamma. Solitamente utilizzo Free Motion o Pro Action Bike, che hanno diversi punti di ritiro sulle isole e una gamma ampia tra cui scegliere. Qualora il soggiorno fosse di durata più lunga, prenderei in considerazione di portare la propria bici: il costo giornaliero del noleggio si aggira sui 40€ (a seconda del modello scelto e dei giorni totali), quindi non proprio economico, anche considerando che il noleggio di un auto costa tra i 25 e i 30€ al giorno.
  • Ma fa sempre caldo alle Canarie? Sì, io mi ostino a portare un completino invernale di back-up perché non si sa mai, ovviamente mai tirato fuori dalla valigia. Portate i vestiti estivi, ma ricordatevi che spesso si pedala sopra i 2000, qui il tempo può essere più instabile e serve sempre una mantellina per le discese (vale sempre, non solo alle Canarie, mi raccomando!)
  • E’ sicuro pedalare alle Canarie? Sì, assolutamente. Sulle strade ci sono una moltitudine di ciclisti e gli Spagnoli hanno una grande considerazione della sicurezza dei ciclisti, rispettando sempre la regola del sorpasso con almento 1,5 metri di distanza. Tuttavia, in alta stagione e sulle strade più turistiche, il traffico può diventare talvolta intenso e non tutti i turisti rispettano le regole della strada (ahimè Italiani, Francesi e Tedeschi per mia esperienza sono i meno attenti).
  • Durante i giri in bici, portate sempre abbastanza acqua e barrette/gel: su molte strade e per lunghissimi tratti non ci sono fontanelle o bar, quindi è fondamentale uscire ben preparati, anche considerando le temperature elevate. Soprattutto quando da noi è inverno, il nostro corpo è abituato a far fronte ai -2° umidi, all’inizio bisogna un po’ riabituarsi.
  • Consigli su come girare le isole? Ci sono bus pubblici che collegano le varie località, ma io consiglio di noleggiare un’auto, magari grande a sufficienza per trasportare anche la bici, in modo tale da poterla usare anche per giri più lontani dal luogo di soggiorno.

Buon divertimento! 🙂

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